Il CIN è il codice con cui ciascuna struttura ricettiva turistica e ciascun immobile destinato a locazione breve o per finalità turistiche è identificato per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. Di conseguenza i titolari delle stesse sono tenuti ad esporre il CIN all’esterno della struttura, nonché ad indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato o comunicato. Per la mancata esposizione del CIN ed il mancato rispetto dei relativi requisiti di sicurezza sono previste rilevanti sanzioni economiche.
Il 3 settembre il Ministero del Turismo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso di piena operatività del BDRS (Banca Dati Strutture Ricettive), il portale dove richiedere il CIN per le locazioni brevi e turistiche.
In particolare, il Ministero specifica che le disposizioni di cui all’articolo 13-ter, decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 si applicano a decorrere dal 2 novembre 2024, sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso.
Per la richiesta del CIN occorre presentare un’istanza al Ministero del Turismo, che gestisce anche la relativa banca dati. Accedendo tramite l’Identità digitale Spid o la Carta d’Identità Elettronica alla piattaforma BDSR sarà possibile visualizzare i dati relativi alle strutture collegate al proprio codice fiscale, anche inserendo il CIR (Codice Identificativo Regionale) integrare le informazioni mancanti, segnalare eventuali modifiche e ottenere il CIN. Una volta effettuato l’accesso all’utente comparirà una schermata già precompilata con alcuni dati inseriti dalla Regione o Provincia Autonoma che non possono essere modificati. Una volta completata correttamente la procedura il sistema invierà una mail di notifica della creazione del codice.
https://bdsr.ministeroturismo.gov.it